Esempi di Amore in azione, Servizi, Note di meditazione

Mons. Pinardi e papa Benedetto

 

 

 

25 febbraio 2013 -

Nell’ultima istruzione offerta ai suoi parrocchiani, il 25 febbraio 1962, mons.Giovanni Battista Pinardi, Vescovo Ausiliare di Torino e Parroco di San Secondo Martire, scrisse:

 

“…Se compiamo le opere di misericordia corporale e spirituale, possiamo essere sicuri che osserviamo completamente la virtù della carità e che nel giorno del rendiconto finale saremo retribuiti dal Divin Giudice con il sicuro invito al premio eterno del cielo.”

 

 

Nella vita di Mons.Pinardi, “padre dei poveri”", “modello dei parroci”, vi è un momento particolarmente significativo in riferimento agli avvenimenti ecclesiali di portata storica che stiamo vivendo in questi giorni. Il 3 gennaio 1916, mons.Pinardi scrive a papa Benedetto XV:

 

“…con la più profonda umiltà ma con la più convinta fermezza osa pregare la Santità Vostra a dispensarlo da tanto onere… Così ferme convinzioni intime di coscienza gli persuadono di rinunciare ad ogni modo, con tutto il possibile che gli si possa offrire, tranquillo soltanto in sua coscienza su questa decisiva rinuncia…”

 

 

Papa Benedetto XV gli fa rispondere:

 

Le ragioni addotte, anziché indurLo a cedere alla sua preghiera, Lo hanno confermato nella sua persuasione essere volontà di Dio che Ella si sobbarchi gli oneri della Croce episcopale. Quel Dio che sceglie il debole per confondere il forte darà alla Signoria Vostra la pienezza di quella grazia che Le sarà sufficiente per un fecondo ministero…”

 

 

Infatti, mons. Pinardi compì meraviglie nell’evangelizzazione, nella carità, nella testimonianza di speranza e di giustizia nella comunità ecclesiale e nella vita civile e sociale della città di Torino. Si impegnò nella difesa della dignità umana contro ogni repressione, ed ebbe sempre uno sguardo di predilezione per i Poveri.

 

 

Una Figlia della Carità di San Vincenzo, forse suor Giuseppina Ronco – anche lei amatissima dai parrocchiani – , affermò che, girando fra le soffitte e le case più povere del quartiere di San Secondo, trovava esposta sui cassettoni la fotografia di Mons. Pinardi.

 

 


Mons.Pinardi ebbe a raccontare alle Figlie della Carità della sua Parrocchia, in via Assietta, un sogno…veramente “vincenziano”:
“Ho visto il Signore sulla soglia del Paradiso
che mi indicava il gruppo dei miei poveri.
Il Signore ripeteva sorridendo:
- Sono tanti, ma a motivo di essi, tu entrerai da questa parte – “.

 

 

 

 

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